https://www.msn.com/it-it/viaggi/notizie/il-palazzo-citt%C3%A0-dove-vivono-20mila-persone-senza-mai-uscire-ci-sono-ospedali-piscine-e-ristoranti-il-costo-dell-affitto-e-come-funziona/ar-AA1CSqs5?ocid=socialshare&pc=ASTS&cvid=0e8eedbb6731486bb63abca0c4366149&ei=50
il desiderio di "astrattismo" - in pittura, è in risonanza con un certo atto musicale che rinuncia al ritmo e al motivo. Motivo e ritmo sono nomi sintetici delle costanti di musicalità come la figurazione è la costante che affiora da ogni pittoricità. Questo afflato di negazione, sia in Musica che in Pittura, ha condotto -in un caso, agli accattivanti accadimenti musicali che in molte culture si riconoscono apertamente (ad es.: canti pseudo-istintivi privi di ausilio melodico e ritmico; strumenti suonati per assaporarne il suono saziandosi d'esso e non d'altro; etc.) -nell'altro caso, alle paradossali pretese di rinnegare la figurazione, ma in un modo che "superasse" i già conosciuti modi di farlo. Si è data -in storia- una notevole importanza a questa teorizzazione critica -e non ne meritava tanta; mentre le concezioni musicali che riducono l'importanza di ritmo e motivo, sono -come già erano- o integrate nella spontaneità o esposte come particola...
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