M'impelle di nuovo osservare che quanto è detto con parole tende a divergere da quanto è visibile in immagine: felicissima parola è "sedime" , perchè vibra all'unisono con il percetto visivo; rende l'opera un presente gioviale per l'ambiente ospite.-<< Mi penso a bighellonare in un grosso giardino, e finalmente scorgo gli spuntoni su cui poter alzare le mie suole, pigiare gli arti per guardarmi attorno...e quasi mi vien da darmi delle arie, posandomi sul duro macchinario..>>. Ciascun osservatore può inventarsene una simile, che più gli compiaccia. Sapere che tra le varie c'è anche lo skyline valtellinese...può servirmi solo a dire -<<..ah, vero!..infatti quelle di Frey non sono certo delle vette..ma solo delle "sedute" (semi-sdraiate)>>. Io ho ancora da riflettere sulla sinergia tra immagini e parole, in casi come questi -della presentazione progettuale. E' ovvio che gli oggetti funzionano anche senza parole, eppure pare sia cosa dovuta il legittimare l'opera tramite razioni logiche. Ma spesso è una azione intima (quanta pudicizia vanta, lo spremiagrumi si Stark?.. all'opposto c'è la spontaneità, oppure essa coincide con l'altra?... )
il desiderio di "astrattismo" - in pittura, è in risonanza con un certo atto musicale che rinuncia al ritmo e al motivo. Motivo e ritmo sono nomi sintetici delle costanti di musicalità come la figurazione è la costante che affiora da ogni pittoricità. Questo afflato di negazione, sia in Musica che in Pittura, ha condotto -in un caso, agli accattivanti accadimenti musicali che in molte culture si riconoscono apertamente (ad es.: canti pseudo-istintivi privi di ausilio melodico e ritmico; strumenti suonati per assaporarne il suono saziandosi d'esso e non d'altro; etc.) -nell'altro caso, alle paradossali pretese di rinnegare la figurazione, ma in un modo che "superasse" i già conosciuti modi di farlo. Si è data -in storia- una notevole importanza a questa teorizzazione critica -e non ne meritava tanta; mentre le concezioni musicali che riducono l'importanza di ritmo e motivo, sono -come già erano- o integrate nella spontaneità o esposte come particola...
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