E' noto il fastidiosissimo modo di usare la locuzione "piuttosto che": essa viene troppo spesso usata come fosse un "oppure" -invece è un "anzi-che" (è una locuzione che informa della preferenza di una cosa rispetto ad un altra). Poi viene anche usato dire "ovvero" in modo altrettanto errato: anche in questo caso, la funzione attribuita a questo elemento grammaticale è erroneamente quella di un "oppure" -invece ha una funzione prettamente esplicativa: ribadisce quanto si diceva, ma senza aggiungervi altro, se non una maggiore ampiezza espositiva. Ancora altre categorie di stridenti usi delle parole, fanno vedere esempi come l'uso di "astratto" in luogo do "estratto" -e qui è complice la traduzione automatica delle nostre "app" (applicazioni dell'informatica digitale). Spesso è un disinteresse biasimabile verso quella scontata fiducia nell'intuizione che ... Ebbene, esistendo queste dinamic...
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